AUSENCIA
(Caracas 2017/2018)


A Caracas più di tre milioni di persone vivono nella stessa città in uno stato di isolamento.
Un isolamento civile, sociale, esistenziale, visibile nelle case, in cui manca sempre qualcuno, dove ci sono letti vuoti che aspettano invano il ritorno di qualcuno. Momenti di sospensione di un discorso che non troverà mai fine, echi di vite spezzate, il testo nascosto che si legge nel cammino di coloro che a Caracas conducono una vita normale, ma solo in apparenza. Sono proprio loro, gli “isolati”, a non vivere, a subire una condizione di eterna attesa di un futuro drammaticamente incerto. Tutto sotto gli occhi di Chavez, impressi a fuoco come un marchio sulla superficie di cemento delle case dei Barrios Tricolor, nelle quali il suo popolo è confinato e al quale ha lasciato un’eredità.
“Giuro davanti a Dio, giuro davanti alla patria, giuro davanti al mio popolo che su questa moribonda Costituzione (del 1961) promuoverò le trasformazioni democratiche necessarie affinché la nuova Repubblica abbia una Magna Carta adeguata ai nuovi tempi. Lo giuro”.(Investitura di Chavez, 2 febbraio 1999).




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